Funzionari statunitensi notano un cambiamento significativo nelle attività cibernetiche cinesi, passando dallo spionaggio alla potenziale interruzione o distruzione delle infrastrutture critiche. Questo cambiamento è in linea con i documenti militari cinesi che discutono l’uso degli strumenti cibernetici in conflitto, in particolare in scenari come un’invasione anfibia di Taiwan.
Gli hacker cinesi spesso mascheravano le loro attività, utilizzando dispositivi innocui come router domestici per i loro attacchi e rubando le credenziali dei dipendenti per un futuro accesso. Queste tattiche suggeriscono una strategia a lungo termine di ricognizione e potenziali attacchi futuri, divergendo dalle precedenti operazioni cibernetiche cinesi più incentrate sulla raccolta di informazioni.
Il governo statunitense, riconoscendo la gravità di queste minacce, sta lavorando per rafforzare la sicurezza informatica nei settori critici e migliorare il coordinamento con il settore privato. Questo include l’emissione di regole obbligatorie di cybersecurity e l’incoraggiamento di un monitoraggio migliore e metodi di autenticazione più sicuri.
Source: Washingtonpost
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