La Cina ha pubblicamente accusato le agenzie di intelligence statunitensi di aver orchestrato un cyberattacco al Centro di Monitoraggio dei Terremoti di Wuhan alla fine di luglio. Secondo un ingegnere senior del Centro di Risposta alle Emergenze per Virus Informatici Nazionale della Cina (CVERC), gli aggressori hanno distribuito malware complessi e backdoor nei sistemi che raccolgono dati sismici. La Cina sostiene che gli Stati Uniti non stavano solo cercando informazioni su strutture sotterranee, ma stavano anche creando un percorso per futuri attacchi mirati a causare disordini sociali. Quest’accusa giunge subito dopo le dichiarazioni di funzionari statunitensi anonimi che sostenevano che hacker sostenuti dalla Cina avevano installato “interruttori di emergenza” malware nei sistemi di servizi pubblici che supportano le basi militari statunitensi.
Le accuse segnano un significativo cambiamento nel conflitto cibernetico tra le due nazioni, specialmente mentre le tensioni crescono riguardo a Taiwan e altre questioni geopolitiche. La Cina ha annunciato piani per esporre un “sistema di ricognizione globale altamente segreto” gestito dalle agenzie di intelligence statunitensi e ha accusato gli Stati Uniti di violare il diritto internazionale attaccando infrastrutture critiche. Questi sviluppi seguono un rapporto del New York Times che sosteneva che la Cina avesse impiantato malware nei sistemi militari statunitensi, potenzialmente causando interruzioni in caso di conflitto su Taiwan.
Sebbene il diritto internazionale sulla cyber-spionaggio rimanga vago, l’aumentare della frequenza degli attacchi a infrastrutture critiche sta costringendo le nazioni a riconsiderare i loro confini. Le affermazioni della Cina devono ancora essere confermate con prove concrete, ma la situazione mette in evidenza le crescenti tensioni cybernetiche tra Cina e Stati Uniti, ognuno dei quali accusa l’altro di cyber-spionaggio e attacchi su sistemi critici. Entrambe le nazioni sono ora in una posizione precaria, bilanciando la necessità di capacità cibernetiche con il rischio di un escalation del conflitto militare nel mondo reale.
Source: Cpomagazine
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