La Cina ha annunciato piani per rafforzare il suo “barriera di cybersecurity” e solidificare il controllo sul suo cyberspazio, nonostante le preoccupazioni sulle potenziali ripercussioni sugli investimenti tecnologici stranieri. Il presidente Xi Jinping ha chiesto la creazione di un team leale nel settore IT e ha sottolineato la necessità di coordinamento tra lo sviluppo di internet e la cybersecurity. Ha anche enfatizzato la necessità di governare il cyberspazio, gestire siti web e app, e condurre attività online secondo la legge.
Il Partito Comunista Cinese ha consolidato l’opinione pubblica nel cyberspazio, ha stabilito un sistema completo di governance di internet, e ha accelerato gli sforzi per costruire l’autosufficienza e la forza in internet e tecnologia dell’informazione. Il governo ha introdotto una rinnovata Legge contro lo Spionaggio il 1° luglio per proteggere i segreti di stato e i materiali relativi alla sicurezza nazionale dagli attacchi cibernetici.
La nuova legge dà alle autorità cinesi, comprese le forze armate, ampi poteri per indagare e sequestrare la proprietà delle aziende che fanno affari in Cina. Permette anche al governo di intraprendere azioni legali contro le istituzioni straniere sospettate di attività di spionaggio. Nonostante queste misure, il governo sta cercando di attirare investitori stranieri posizionando la Cina come una base lucrativa per le imprese estere. Tuttavia, la Camera di Commercio degli Stati Uniti ha avvertito che la legge riveduta ha aumentato il rischio e l’incertezza nel mercato.
Source: BankInfoSecurity
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