Jiří Grund, presidente dell’Associazione Ceca dei Fornitori di Servizi Mobili (APMS), ha espresso preoccupazioni riguardo alla creazione di una “super-agenzia” con ampi poteri unilaterali di regolamentazione, valutazione e applicazione, ritenendola incompatibile con i principi democratici. Anche il Vicepresidente di Vodafone Repubblica Ceca, Jan Klouda, ha evidenziato che il disegno di legge proposto supera le richieste sia della direttiva NIS2 che delle linee guida della Commissione Europea per la sicurezza delle reti 5G.
La NUKIB respinge queste affermazioni, affermando che il suo ruolo non è giudicare lo stato democratico dei paesi ma assicurare che i fornitori soddisfino gli standard di sicurezza essenziali per l’infrastruttura nazionale critica, in collaborazione con altre autorità statali. Nonostante le chiarificazioni della NUKIB, ulteriori organizzazioni come l’Unione Ceca delle Città e dei Comuni hanno espresso preoccupazioni riguardo al costo della legge e alle sfide che pone, citando limitazioni finanziarie e di risorse nel rispettare gli obblighi di sicurezza.
La controversia sottolinea l’equilibrio tra il potenziamento delle misure di cibersecurity e il mantenimento delle norme democratiche e della fattibilità commerciale, mettendo in luce il dibattito all’interno dell’UE sull’attuazione delle direttive sulla cibersecurity.
Source: EURACTIV
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