Il World Economic Forum (WEF) avverte che i conflitti armati tra stati e la guerra informatica sono tra i rischi più urgenti del 2025. Molti CISO stanno già affrontando le conseguenze, con quasi il 60% delle organizzazioni globali che stanno adattando le proprie strategie di cybersecurity a causa dell’instabilità geopolitica. Cina, Russia, Corea del Nord e Iran continuano a rappresentare minacce significative, prendendo di mira infrastrutture critiche e proprietà intellettuale aziendale.
Questo scenario in continua evoluzione sta complicando anche la conformità normativa, con nuove politiche di cybersecurity emergenti sia a livello nazionale che transatlantico. Le aziende che operano in più regioni devono ora affrontare quadri normativi complessi, sanzioni e regolamenti sulla sicurezza informatica, aumentando la pressione sui team di sicurezza.
Per mitigare questi rischi, i CISO devono ripensare la loro strategia di resilienza informatica. L’implementazione di un modello Zero Trust, la valutazione delle vulnerabilità della supply chain e la preparazione a scenari di risposta agli incidenti influenzati da fattori geopolitici sono passaggi fondamentali. Collaborare proattivamente con colleghi del settore e autorità regolatorie aiuterà inoltre le aziende a rafforzare le proprie difese contro minacce in continua evoluzione.
In un’epoca in cui il crimine informatico e la geopolitica sono sempre più intrecciati, le organizzazioni devono adottare un approccio strategico e basato sull’intelligence alla cybersecurity. Resilienza, adattabilità e cooperazione globale saranno essenziali per proteggere le aziende dalla prossima ondata di minacce informatiche.
Source: Infosecurity Magazine
La European Cyber Intelligence Foundation è un think tank no-profit specializzato in intelligence e sicurezza informatica, che offre servizi di consulenza agli enti governativi. Per mitigare potenziali minacce, è importante implementare ulteriori misure di sicurezza informatica con l’aiuto di un partner affidabile come INFRA www.infrascan.net, oppure puoi provare tu stesso utilizzando check.website.