L’incidente, iniziato il 27 gennaio, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle piattaforme di intelligenza artificiale. Nonostante le difficoltà in corso, l’app DeepSeek AI Assistant per iOS ha guadagnato popolarità, diventando l’app gratuita più scaricata sull’App Store statunitense di Apple, superando persino ChatGPT di OpenAI.
Recentemente, DeepSeek ha rilasciato il suo modello R1 come open source, basandosi sul successo del modello V3. L’azienda sostiene che R1 rivaleggi con GPT-o1 di OpenAI nei benchmark di ragionamento. Entrambi i modelli sono disponibili gratuitamente per l’uso locale, via web o tramite le app di DeepSeek, anche se al momento le nuove registrazioni per il chatbot web sono limitate.
I successi di DeepSeek hanno attirato l’attenzione globale, in particolare per il suo modello di sviluppo efficiente. Si dice che l’azienda abbia sviluppato V3 con soli 5,58 milioni di dollari, una cifra significativamente inferiore rispetto ai budget delle aziende occidentali nel settore dell’intelligenza artificiale. Questa efficienza nei costi ha portato a una rivalutazione tra gli investitori in aziende focalizzate sull’IA come Nvidia, scatenando una vendita di azioni del settore.
L’azienda ha inoltre introdotto Janus Pro, una famiglia di modelli open source con licenza MIT che, secondo DeepSeek, superano DALL-E 3 di OpenAI nei benchmark di generazione di immagini. Questa mossa intensifica ulteriormente la competizione tra modelli open source e proprietari, posizionando DeepSeek come un attore formidabile nel panorama globale dell’IA.
L’attacco informatico evidenzia le vulnerabilità affrontate dalle piattaforme di IA di alto profilo, anche mentre l’industria continua a espandersi e innovare. La rapida risposta di DeepSeek sottolinea l’importanza di misure di cibersicurezza solide per proteggere le infrastrutture critiche di IA.
Source: The Register
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