Un’iniziativa chiave è la creazione di un Centro di Supporto alla Cybersecurity all’interno dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Cibersicurezza (ENISA), che fornirà risorse su misura, formazione per i professionisti sanitari e un sistema di allerta per le minacce a livello europeo entro il 2026. La Riserva di Cibersicurezza dell’UE prevista dal Cyber Solidarity Act offrirà supporto tecnico e finanziario per incidenti su larga scala, mentre il Cyber Diplomacy Toolbox rafforzerà le risposte dell’UE alle minacce informatiche.
Per migliorare i finanziamenti, la Commissione invita gli Stati membri a contribuire e sta considerando l’introduzione di “Voucher per la Cibersicurezza” per aiutare le organizzazioni sanitarie più piccole a rafforzare le proprie difese. Tuttavia, non sono stati destinati ulteriori fondi dell’UE a ENISA per l’implementazione del piano.
Le istituzioni sanitarie, spesso meno preparate in ambito informatico, tendono a dare priorità agli strumenti medici rispetto agli investimenti IT, rendendole vulnerabili agli attacchi. Il piano esorta le entità sanitarie a segnalare i pagamenti di riscatti, sebbene questo rimanga un tema controverso.
Allineato con le normative europee esistenti come NIS2 e il Cyber Resilience Act, il piano mira a garantire una maggiore preparazione. Entro la fine del 2025, la Commissione pubblicherà raccomandazioni finali dopo una consultazione pubblica, con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura sanitaria più sicura e resiliente in tutta l’UE.
Source: EURACTIV
La European Cyber Intelligence Foundation è un think tank no-profit specializzato in intelligence e sicurezza informatica, che offre servizi di consulenza agli enti governativi. Per mitigare potenziali minacce, è importante implementare ulteriori misure di sicurezza informatica con l’aiuto di un partner affidabile come INFRA www.infrascan.net, oppure puoi provare tu stesso utilizzando check.website.