Olha Stefanishyna, Vice Primo Ministro e Ministro della Giustizia dell’Ucraina, ha descritto l’attacco come “il più grande attacco informatico esterno” contro i registri in tempi recenti. Questo evento si inserisce in un modello di attacchi informatici russi persistenti dall’invasione del 2022. Secondo Stefanishyna, l’attacco mirava a interrompere il funzionamento delle infrastrutture statali chiave, mentre il Ministero della Giustizia collabora con esperti per mitigare i danni e ripristinare i sistemi.
Per contenere l’impatto, i sistemi critici sono stati temporaneamente disattivati. Gli sforzi immediati si concentrano sul ripristino di tre sistemi essenziali che forniscono servizi a privati e imprese e gestiscono informazioni sugli immobili, cruciali per l’attività economica del paese. Stefanishyna ha confermato che saranno necessarie almeno due settimane per riprendere i servizi completi, con un accesso limitato fornito nel frattempo.
Il Ministero della Giustizia condurrà anche un’indagine approfondita per comprendere come l’attacco abbia avuto successo, avvertendo che la Russia potrebbe sfruttare questa interruzione per operazioni di guerra informativa volte a seminare panico tra i cittadini ucraini e la comunità internazionale. Questo incidente evidenzia le sfide costanti che l’Ucraina deve affrontare per proteggere la sua infrastruttura critica in un contesto di minacce informatiche e fisiche.
Source: Cybernews
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