Le interferenze GPS sono state particolarmente evidenti sopra il Mar Baltico, con circa 46.000 aerei che hanno segnalato problemi al GPS dall’agosto scorso. I problemi sono stati più evidenti nell’Europa orientale, vicino al confine russo, indicando un approccio mirato a disturbare i sistemi di navigazione aerea, cruciali sia per gli aerei militari che civili.
Il governo del Regno Unito ha evidenziato la gravità di questa minaccia quando un aereo della RAF che trasportava il Segretario alla Difesa è stato disturbato vicino a Kaliningrad. Sebbene Downing Street abbia minimizzato il pericolo immediato per l’aereo, gli esperti di difesa hanno etichettato l’atto come “estremamente irresponsabile”, riflettendo i rischi più ampi associati a tali interferenze.
L’International Air Transport Association e l’EU Aviation Safety Agency (Easa) hanno convocato un vertice all’inizio di quest’anno per affrontare l’aumento degli incidenti di jamming e “spoofing” dei GPS. Nonostante queste preoccupazioni, l’Autorità dell’Aviazione Civile del Regno Unito ha rassicurato che l’aviazione rimane uno dei modi più sicuri di viaggiare, con molteplici sistemi di navigazione di riserva presenti sugli aerei commerciali.
Le compagnie aeree hanno ribadito la loro preparazione contro tali minacce, con Ryanair ed easyJet che confermano che i loro aerei sono equipaggiati con più sistemi di navigazione per garantire la sicurezza e il rispetto delle procedure operative standard quando si verificano interruzioni del GPS.
Questa situazione in corso sottolinea l’urgente necessità di misure rafforzate per proteggere l’aviazione dalle sofisticate tattiche di guerra elettronica che rappresentano rischi significativi per la sicurezza e l’integrità operativa.
Source: The Guardian
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