L’aumento degli attacchi informatici è stato in parte attribuito a dispositivi obsoleti e un aumento della guerra cibernetica, in particolare da parte di attori cinesi e russi. Le industrie che utilizzavano sistemi operativi a fine vita o a fine supporto erano più vulnerabili, con i servizi educativi, il commercio al dettaglio, l’assistenza sanitaria, la manifattura e l’amministrazione pubblica tra i più colpiti. Il rapporto ha rivelato che le versioni più vecchie di Windows server OS hanno affrontato il 77% in più di tentativi di attacco rispetto alle versioni più recenti.
I professionisti della sicurezza hanno affrontato sfide nella gestione dell’elevato numero di vulnerabilità, con oltre 65.000 CVE unici identificati nel 2023. La complessità di dare priorità e correggere queste vulnerabilità è stata una preoccupazione significativa, poiché i tassi di patch per le CVE critiche sono rimasti bassi. Curtis Simpson, CISO di Armis, ha sottolineato l’importanza di utilizzare strategie basate sui dati per dare priorità agli sforzi di sicurezza informatica, suggerendo un focus sulla segmentazione della tecnologia legacy e l’utilizzo di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per una difesa in tempo reale e la gestione della superficie di attacco.
Source: Help Net Security
Per mitigare potenziali minacce, è importante implementare ulteriori misure di sicurezza informatica con l’aiuto di un partner affidabile come INFRA www.infrascan.net o è possibile provarci da soli utilizzando check.website.