Pizzala sottolinea che molte organizzazioni sono indietro nella cybersecurity, rendendole vulnerabili a malware, ransomware o attacchi di denial of service. Queste vulnerabilità sono particolarmente evidenti nelle aziende fortemente dipendenti dall’OT, in quanto spesso non danno priorità alla cybersecurity. L’impatto di tali attacchi può essere vasto, portando alla compromissione di informazioni sensibili, alterazione di dati, interruzioni operative, perdite finanziarie, danni alla reputazione e insoddisfazione dei clienti.
L’aumento degli attacchi alla catena di fornitura è collegato alla rapida adozione di software open-source, digitalizzazione e integrazione dell’OT con i sistemi IT. Le organizzazioni più sicure tendono ad essere quelle altamente digitalizzate e consapevoli dei rischi, impiegando spesso strategie avanzate di cybersecurity come DevSecOps. Questo approccio integra i test di sicurezza in tutto il processo di sviluppo del software, coinvolgendo la collaborazione tra sviluppatori, specialisti della sicurezza e team operativi.
Per migliorare la cybersecurity, Pizzala raccomanda diverse strategie. Queste includono l’uso di tecnologie basate sull’apprendimento automatico per identificare comportamenti di rete insoliti, adottare un approccio zero-trust all’accesso ai sistemi, proteggere le credenziali degli super utenti in casseforti digitali e applicare tempestivamente le patch di sicurezza dei produttori di software. Queste misure sono cruciali affinché le organizzazioni si proteggano contro il panorama in evoluzione delle minacce informatiche.
Source: Supply Chain
Per mitigare potenziali minacce, è importante implementare ulteriori misure di sicurezza informatica con l’aiuto di un partner affidabile come INFRA www.infrascan.net o è possibile provarci da soli utilizzando check.website.