La rapida proliferazione di dispositivi “intelligenti” connessi a Internet nelle case statunitensi ha sollevato preoccupazioni riguardo la loro vulnerabilità agli attacchi informatici. Questi dispositivi, parte dell’ecosistema “Internet delle Cose” (IoT), variano dai televisori intelligenti, ai fitness tracker indossabili, alle telecamere per campanelli d’ingresso, fino ai sistemi di controllo per fabbriche e centrali elettriche. Una preoccupazione significativa è l’uso crescente di moduli cellulari prodotti in Cina che permettono a questi dispositivi di connettersi a Internet.
Il rappresentante Mike Gallagher (R-Wis.), presidente della House Select Committee sulla Cina, avverte che il controllo su questi moduli potrebbe permettere alla Cina di rubare dati statunitensi o di disabilitare a distanza infrastrutture critiche durante un conflitto. Tale controllo potrebbe potenzialmente consentire agli hacker di manipolare unità di condizionamento dell’aria, causando cali di tensione, o addirittura di prendere il controllo di automobili a guida autonoma e dispositivi medici. Gallagher ha sottolineato i rischi per la sicurezza posti dai moduli di aziende cinesi, specialmente nelle infrastrutture critiche e nei sistemi di pronto intervento.
Ad agosto, Gallagher e il rappresentante Raja Krishnamoorthi hanno chiesto alla presidente della FCC Jessica Rosenworcel di indagare sull’uso di moduli cellulari prodotti in Cina. Hanno evidenziato l’ampio sostegno statale che il Partito Comunista Cinese fornisce all’industria e hanno identificato Quectel e Fibocom come principali produttori di moduli. I legislatori hanno anche fatto riferimento al furto di attrezzature agricole in Ucraina da parte della Russia, rese inutilizzabili dopo che i loro moduli sono stati disattivati a distanza.
Rosenworcel ha risposto cercando il parere di agenzie federali su se i componenti prodotti da Quectel e Fibocom rappresentino una minaccia per la sicurezza nazionale. Mentre Quectel ha negato qualsiasi rischio per la sicurezza o affiliazioni governative, Fibocom non ha commentato.
Il commissario della FCC, Nathan Simington, ha sottolineato la gravità di possibili attacchi sponsorizzati dallo stato su infrastrutture chiave. Sostiene l’iniziativa della FCC per un’etichetta “US Cyber Trust Mark” per dispositivi intelligenti sicuri. Simington crede che, sebbene quest’etichetta, prevista per il prossimo anno, non sia una soluzione completa, rappresenti un passo verso la garanzia della sicurezza dei dispositivi per i consumatori americani.
Source: New York Post
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