Energy One, un fornitore leader di software per i mercati all’ingrosso dell’energia, dell’ambiente e del carbonio in Asia-Pacifico, Regno Unito e Europa, ha recentemente confermato un attacco cibernetico ai suoi sistemi aziendali sia nel Regno Unito che in Australia. Sebbene i dettagli specifici riguardo alle aziende colpite rimangano riservati, Energy One sta attivamente analizzando i sistemi potenzialmente interessati.
Offrendo servizi a una clientela diversificata, dalle startup alle entità multinazionali, Energy One gestisce l’intero portafoglio energetico all’ingrosso, che comprende la compravendita di energia e la logistica. In risposta all’attacco, l’azienda ha prontamente adottato misure per contenere le ripercussioni della violazione. Questo ha incluso il ricorso all’expertise della società di cybersecurity CyberX e la notifica sia al Centro di Sicurezza Cibernetica Australiano che alle autorità britanniche. Per salvaguardare ulteriormente le sue operazioni, Energy One ha temporaneamente interrotto alcune connessioni tra i suoi sistemi aziendali e quelli rivolti al cliente.
Camellia Chan, amministratore delegato di Flexxon, una società specializzata in cybersecurity basata sull’IA, ha commentato l’incidente, sottolineando la crescente minaccia che gli attacchi cibernetici rappresentano per le infrastrutture nazionali critiche (CNI). Chan ha evidenziato che le CNI, come la clientela di Energy One, sono obiettivi attraenti per i cybercriminali a causa dei loro sistemi complessi, che, se compromessi, possono avere conseguenze catastrofiche.
Chan ha inoltre sottolineato l’importanza delle misure di sicurezza proattive, sostenendo l’IA a basso livello a livello hardware come un meccanismo di difesa rivoluzionario. A differenza degli approcci tradizionali alla cybersecurity, questo metodo offre protezione contro minacce avanzate senza necessitare di intervento umano.
In uno sviluppo correlato, la società di sicurezza informatica statunitense Cofense ha segnalato una significativa campagna di phishing utilizzando codici QR, mirata principalmente a una grande azienda energetica statunitense. Nathaniel Raymond di Cofense ha sottolineato i rischi posti dai codici QR, specialmente quando incorporati in immagini o PDF, e ha esortato i dipendenti ad essere cauti quando incontrano codici QR nelle email.
Source: Smart Energy International
Per mitigare potenziali minacce, è importante implementare ulteriori misure di sicurezza informatica con l’aiuto di un partner affidabile come INFRA www.infrascan.net o è possibile provarci da soli utilizzando check.website.