Un gruppo di hacker italiani, Mhackeroni, ha preso con successo il controllo del satellite del governo americano, Moonlighter. Composto da ricercatori e studenti di varie università italiane, tra cui il Politecnico di Milano, il successo del gruppo è stato lodato dal rettore dell’università, Donatella Sciuto. L’hacking non solo era legale, ma era anche stato pre-approvato dalle autorità americane. Infatti, il Pentagono era a conoscenza dell’intera operazione e sperava che accadesse. Mhackeroni sarà premiato con un premio di 50.000 dollari dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e dall’US Air Force per aver vinto la competizione “Hack-A-Sat” al Def Con.
La competizione si è svolta a Las Vegas e ha avuto cinque gruppi finalisti di hacker, selezionati dopo un rigoroso turno di eliminazione che coinvolgeva centinaia di squadre in tutto il mondo. Oltre alla squadra italiana Mhackeroni, i finalisti includevano la squadra polacca “Poland can into Space” (secondo posto), la squadra svizzera “PFS” (terzo posto), la squadra tedesca “Krautsat” e la squadra americana “SpaceBitsRUs”.
Il governo statunitense aveva appositamente lanciato il satellite Moonlighter per testare i loro sistemi di sicurezza e identificare potenziali vulnerabilità. L’hacking faceva parte di un’iniziativa di hacking etico in cui gli esperti identificano e segnalano vulnerabilità all’interno di un sistema informatico.
La competizione è iniziata l’11 agosto ed è terminata il 13 agosto con la pubblicazione di fotografie scattate dai tre finalisti dal satellite. L’immagine della squadra italiana Mhackeroni è stata condivisa anche sull’account Twitter ufficiale della competizione.
La US Space Force ha congratulato i vincitori, tra cui il professor Stefano Zanero del Politecnico di Milano, uno dei principali esperti di cybersecurity in Italia. Questo evento mette in evidenza l’importanza dell’hacking etico nell’individuare e affrontare le vulnerabilità nei sistemi critici, garantendo la loro sicurezza e affidabilità.
Source: Open
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