Gli Stati Uniti e l’Iran sono sull’orlo di una guerra potenziale, con gli Stati Uniti che hanno assassinato il generale iraniano Qasem Soleimani con un attacco aereo mirato nel gennaio 2020. Ciò ha portato i due paesi sempre più vicini all’annuncio ufficiale di una guerra a tutti gli effetti, con l’Iran probabilmente pronto a reagire attraverso entità proxy che prendono di mira gli interessi commerciali degli Stati Uniti nella regione. Le possibilità di una guerra maggiore o limitata tra i due paesi sono state stimate al 40%. Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni all’Iran, con le tensioni che si sono intensificate dopo che l’Iran ha catturato una petroliera britannica e abbattuto un drone militare statunitense. In risposta, gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi di rappresaglia, portando alla fine all’assassinio di Soleimani. Il presidente Trump ha dichiarato la sua preferenza per la pace piuttosto che per la violenza, anche se una guerra potrebbe ancora scoppiare.
Se dovesse arrivare a quel punto, gli Stati Uniti probabilmente userebbero la loro schiacciante forza navale e aerea per cercare di sottomettere rapidamente e in anticipo le forze iraniane. Potrebbero anche essere impiegati tattiche di guerra cibernetica, con gli Stati Uniti che attaccano i database governativi iraniani e potenzialmente danneggiando i siti web governativi. L’Iran potrebbe anche lanciare attacchi informatici per interrompere l’infrastruttura militare e civile degli Stati Uniti, come i servizi di elettricità, oltre a diffondere disinformazione e propaganda. I cittadini iraniani potrebbero affrontare interruzioni di tutti i mezzi di comunicazione, compreso l’accesso a Internet, e una potenziale perdita di infrastrutture critiche. Gli Stati Uniti e l’Iran sono entrambi avanzati nella guerra cibernetica, il che rende difficile prevedere cosa accadrà se scoppierà una guerra.
Per mitigare queste potenziali minacce, è importante implementare ulteriori misure di sicurezza informatica con l’aiuto di un partner affidabile come INFRA www.infrascan.net o è possibile provarci da soli utilizzando check.website.
Source: Securitygladiators